Leo Levi

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Leo Levi

Leo Levi (Casale Monferrato, 1912Gerusalemme, 1982) è stato un musicologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Leo Levi fu il primo a studiare le tradizioni musicali orali dell'ebraismo italiano. Discendente da una famiglia di rabbini italiani, aveva tentato di proporre una tesi di Laurea all'Università di Torino sulla musica nelle sinagoghe italiane ma l'ascesa al potere del fascismo e la diffusione dell'antisemitismo in Italia lo indussero a studiare agraria e a immigrare in Palestina. Fu arrestato in due occasioni durante i suoi studi universitari per attività sovversive. Fervente sionista, emigrò in Palestina nel 1935.[1]

Finita la seconda guerra mondiale, rientrò in Italia e si dedicò allo studio della musica ebraico-italiana. Ha collaborato con il Centro Nazionale di Studi di Musica Popolare presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma con altri etnomusicologi italiani operanti nel settore, come Giorgio Nataletti. Ha partecipato attivamente al progetto di registrazioni sul campo fatte dalla RAI per raccogliere e conservare musiche tradizionali italiane, che sono attualmente conservate negli archivi di Santa Cecilia.

Levi fu anche un ricercatore presso il Jewish Music Research Center dell'Università Ebraica di Gerusalemme in Israele.

Fu pioniere dello studio delle musiche ebraiche in Italia, in un importante articolo nella Encyclopaedia Judaica, elencò “sei tradizioni stilistiche” dando a Roma un posto autonomo.[2]

Un'antologia delle registrazioni di Leo Levi, attualmente conservate presso gli Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma e la Fonoteca di Stato della Biblioteca Nazionale e Universitaria di Gerusalemme,[3] è apparsa nel 2001 a cura di Francesco Spagnolo[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Levi, Leo | Encyclopedia.com, su www.encyclopedia.com. URL consultato il 5 luglio 2022.
  2. ^ Leo Levi, "Italy: Musical Traditions," in Encyclopaedia Judaica, 3 10: pp. 814-816.
  3. ^ Francesco Spagnolo, Le vie dei canti, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, su cdec.it. URL consultato il 18 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2018).
  4. ^ Italian Jewish Musical Traditions from the Leo Levi Collection (1954-1961) | Jewish Music Research Centre, su jewish-music.huji.ac.il. URL consultato il 25 aprile 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Spagnolo, ed. Tradizioni musicali degli ebrei italiani dalla Raccolta Leo Levi (1954-1961) – Italian Jewish Musical Traditions from the Leo Levi Collection (1954-1961), The Hebrew University of Jerusalem – Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma-Gerusalemme, 2001 (CD e libretto).
  • Francesco Spagnolo, Musiche in contatto: Le tradizioni ebraiche in Italia nelle registrazioni di Leo Levi, questioni metodologiche e prospettive di ricerca, EM. Annuario degli Archivi di Etnomusicologia della Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2005, pp. 83-107.
  • Francesco Spagnolo, Italian Jewish musical memory: the recordings of Leo Levi, in: I beni culturali ebraici in Italia: situazione attuale, problemi, prospettive e progetti per il futuro, A cura di Mauro Perani, Ravenna: Longo editore, 2003, pp. 217-222.
  • Walter Brunetto, Leo Levi: scheda biografica, Musica e religione (2006), 79-82.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN76545839 · ISNI (EN0000 0001 0815 0888 · SBN CFIV201222 · LCCN (ENno2011142269 · GND (DE1016268211 · BNF (FRcb14504737t (data) · J9U (ENHE987007264445405171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2011142269